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Problemi e lesioni della pelle

La penisola italiana è caratterizzata da molti giorni all’anno nei quali splende un sole cocente, che permette una facile abbronzatura sia nei luoghi di montagna che in quelli marittimi.
Nonostante le raccomandazioni dei medici di utilizzare creme solari con un filtro protettivo adeguato al fototipo di pelle e di non esporsi al sole nelle ore centrali e più calde della giornata, molto spesso si viene meno a questi importanti consigli, con il rischio di danneggiare il DNA delle cellule della pelle ed innescare l’insorgenza di tumori.
E’ quindi fondamentale prestare attenzione il più possibile all’esposizione ai raggi ultravioletti solari, ma anche a prevenire l’insorgenza di problemi, conoscendo il proprio fototipo di pelle e lo stato dei propri nei (nevi nel linguaggio medico) grazie ad una serie di esami che il medico specialista in dermatologia può effettuare.
Tra questi, una tecnica diagnostica non invasiva, conosciuta come dermatoscopia, consente di riconoscere e catalogare, grazie alla documentazione digitale, il melanoma e le lesioni pigmentate della pelle.

L’esame dermatoscopico viene effettuato con uno strumento ottico ad ingrandimento, meglio noto come “Dermatoscopio”, che consente al medico specialista la visione ampliata della lesione cutanea tra l’epidermide (strato più esterno della pelle) e il derma.
Lo specialista può quindi catalogare e valutare i connotati e la severità delle lesioni, mediante tecniche specifiche quali esami in epiluminescenza ad immersione ed esami effettuati con luce polarizzata.
Per gli esami ad immersione si utilizza un olio specifico direttamente sulla pelle che riduce notevolmente il fenomeno della rifrazione della luce, rendendo trasparente lo strato corneo e garantendo una visione di maggior profondità nelle strutture cutanee sottostanti.
Di contro, gli esami con luce polarizzata non richiedono l’utilizzo di questo liquido, poiché grazie al filtraggio della luce consentono di vedere correttamente le lesioni senza alterazione vascolare e permettono una più rapida esecuzione del test.
Un metodo sul quale lo specialista in dermatologia si basa per analizzare un nevo è “l’ABCD Score” dove
A valuta l’asimmetria, B i bordi, C il colore e D il cambio della dimensione della lesione.
In considerazione di questo score, peculiarità di un Dermatoscopio è la resa colorimetrica, dato che la variazione del colore di una lesione nel tempo riveste un’importanza fondamentale.
Quindi le caratteristiche delle ottiche e dell’illuminazione identificano la qualità di un Dermatoscopio.

Sin dall’inizio INTERMED segue con interesse lo sviluppo tecnologico in quest’ambito e, grazie al proprio partner HEINE, primaria azienda tedesca specializzata nella produzione di strumentazione diagnostica di qualità, è oggi in grado di offrire lo “stato dell’arte” in Dermatologia: HEINE DELTA 20T
Il Dermatoscopio HEINE DELTA 20T coniuga la tecnica dell’esame ad immersione con quello a luce polarizzata, grazie ad una piastrina di contatto unica ed ad un sistema di illuminazione a LED di altissima qualità che consente di selezionare una o l’altra tecnica semplicemente premendo un pulsante sulla testina del dispositivo.
In questo modo vengono garantite sia la praticità e velocità di esecuzione dell’esame sia la massima accuratezza.
HEINE DELTA 20T è provvisto di ottiche acromatiche di precisione per un’eccezionale nitidezza e risoluzione, con un sistema manuale di messa a fuoco ed ingrandimenti regolabili da 10x a 16x per la valutazione dettagliata della struttura di lesioni piccole e grandi.
Il sistema di illuminazione a LEDHQ e la temperatura del colore di HEINE di 5.000 K, forniscono una luce chiara e assolutamente omogenea con un’altissima resa cromatica.
Con un indice di resa cromatica (CRI) superiore a 80 su una scala assoluta di 100, HEINE DELTA 20T garantisce colori delle lesioni inalterati e consente, come nel caso del colore rosso, di vedere correttamente il pattern vascolare.
La documentazione dell’esame è semplice ed immediata con HEINE DELTA 20T; grazie al collegamento con le più comuni e diffuse macchine fotografiche reflex, le lesioni possono essere fotografata ed archiviate digitalmente su personal computer per documentarne il progresso nel tempo.

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