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BIA in chirurgia bariatrica

BIA in chirurgia bariatrica

L’obesità è un'epidemia crescente, ogni anno 300 mila persone muoiono in seguito a problemi connessi con l'obesità negli Stati Uniti. Come causa di morte è seconda solo al fumo di sigaretta e il rischio di morte prematura in pazienti con eccesso di peso aumenta di 1,5-2 volte rispetto a quelli con valori di BMI compresi tra 20 e 25 kg /m2 . Questa epidemia si verifica anche nei paesi in via di sviluppo come il Brasile, dove si stima che ci siano 17 milioni di persone obese con un livello di incidenza del 5,9% tra gli uomini adulti e il 13,3% tra le donne adulte.
La chirurgia bariatrica è stata sviluppata allo scopo di trattare i problemi inerenti all'obesità, in particolare nei pazienti affetti da obesità di livello II e III, che presentano resistenza ai trattamenti clinici convenzionali. L’ intervento chirurgico rappresenta una valida alternativa al trattamento convenzionale poiché è l'unico metodo che induce una grande perdita di peso dopo il primo anno di trattamento. Ad oggi il bypass gastrico (BPG) Roux-en-Y laparoscopico è considerato l’intervento gold standard per il trattamento dell’obesità patologica negli USA.

 

La variazione di peso e dei principali componenti del peso (massa grassa, massa magra e acqua corporea), in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, è stata valutata nello studio “Assessment of the Body Composition and the Loss of Fat-Free Mass through Bioelectric Impedance Analysis in Patients Who Underwent Open Gastric Bypass” [1] che ha coinvolto 29 femmine e 7 maschi tutti tra i 25 e i 56 anni e con un indice di massa corporea (BMI) che variava da 37 kg/m² a 70 kg/m². I 36 pazienti sono stati sottoposti ad un’analisi accurata di impedenza bioelettrica sia prima dell’intervento che nei sei mesi successivi.
Per ottenere un’analisi precisa di impedenza bioelettrica, la procedura d’esame è stata standardizzazione: assunzione di alimenti fino a 4 ore prima dell’analisi, assunzione minima di due litri di acqua il giorno prima dell’analisi, totale assenza di attività fisica almeno otto ore prima dell’analisi, non assunzione di caffè o bevande alcoliche almeno 12 ore prima della prova e l’uso di diuretici è stato proibito per almeno 24 ore prima dell’analisi. Il peso dei pazienti prima della procedura chirurgica variava da un minimo di 102 kg fino a un massimo di 214 kg. Dopo la procedura, il peso più basso osservato tra i pazienti era 73 kg mentre il più alto era 148 kg. Sia la perdita media di peso e sia i valori di BMI osservati in questo studio hanno mostrato una riduzione statistica significativa.
Questi risultati confermano l'efficacia del bypass gastrico nel trattamento dell'obesità patologica rispetto ai trattamenti clinici che hanno mostrato tassi di successo molto bassi per il trattamento dell'obesità patologica.
Ma un punto importante sulla chirurgia bariatrica che va sottolineato è il rapporto tra la perdita di peso e la variazione delle componenti del peso corporeo. La massa magra è composta da circa il 50% del muscolo e dal 50% dei tessuti molli, dalle ossa e dal collagene. Un effetto auspicato dall'intervento chirurgico è la perdita soltanto del grasso in quanto l'obesità è definita come la presenza di oltre il 33% del grasso corporeo rispetto al peso totale. Tuttavia, nonostante la perdita significativa del peso totale, dallo studio si evince una perdita indesiderata di massa magra (circa il 20%) nei sei mesi successivi l'intervento chirurgico che potrebbe riflettere un problema di malnutrizione. Questa perdita di massa magra è stata osservata anche in un altro studio realizzato per analizzare la differenza tra un gruppo di pazienti che svolgeva regolare attività fisica e un gruppo di pazienti che non esercitava attività fisica nei sei mesi successivi alla chirurgia bariatrica.
Questo studio analizza la perdita di peso in un gruppo di pazienti nei primi 6 mesi successivi alla chirurgia bariatrica e lo stesso gruppo sarà valutato dopo due anni dall'intervento chirurgico, un periodo in cui si prevede un guadagno di massa muscolare e massa magra.
La valutazione accurata e ripetuta della composizione corporea è avvenuta utilizzando un metodo non invasivo e facile da eseguire ma allo stesso tempo altamente riproducibile ed adattabile alla routine medica: la BIA effettuata con l’analizzatore medicale della composizione corporea seca mBCA. La riproducibilità della BIA ha rilevato un errore standard solo del 2% nella determinazione della massa magra rispetto alla risonanza magnetica. Das et al. [2] hanno concluso che la BIA è più affidabile del BMI per la valutazione dell'obesità indipendentemente dall'equazione utilizzata. Pertanto si può concludere che la BIA è un test appropriato per valutare l'obesità e soprattutto le varie componenti del peso corporeo e rappresenta un eccellente strumento per monitorare i pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica ed eseguire valutazioni nutrizionali, anche quando la perdita di peso non è completa.
Anche per questi motivi seca, azienda leader mondiale nella produzione di bilance per uso medico, ha sviluppato due sistemi per l’analisi della composizione corporea, attraverso il metodo della BIA.
I bioimpedenziometri seca sono attualmente lo stato dell’arte nell’analisi della composizione corporea, grazie a caratteristiche tecniche innovative e alla precisione scientificamente provata.

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http://www.intermeditalia.it/files/download/seca_mbca_515_3.pdf

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1. de Freitas Junior WR, Ilias EJ, Kassab P, Cordts R, Porto PG, Martins Rodrigues FC, Ali Taha MI, Carrara P, de Carvalho Aguiar I, de Oliveira LV, Castro O, Malheiros CA.

2. Das SK, Roberts SB, Kehayias JJ, et al. Body composition assessment in extreme obesity and after massive weight loss induced by gastric bypass surgery. The American Journal of Physiology—Endocrinology and Metabolism. 2003;284(6):E1080–E1088.